«Andrò via in punta di piedi» La sua canzone per Sanremo

«Io me ne andrò come sono arrivato, in punta di piedi»: sono le parole della canzone con cui Marco Pantani sognava di poter partecipare, un giorno, al Festival di Sanremo. A ricordarlo è il cantautore Marcello Pieri, a cui il campione aveva commissionato il brano. Il sogno di cantare sul palco dell’ Ariston era rimasto intrappolato nel cassetto di Pantani perché, in seguito allo scandalo del doping, quella canzone avrebbe assunto - come reputò il suo entourage - un sapore di auto-difesa per l’ immagine del campione.

«Il testo nasce da un incontro con Pantani in pizzeria a Cesenatico. Nel corso della nostra chiacchierata - racconta

Pieri - Marco mi disse: Io me ne andrò come sono arrivato, in punta di piedi: in quell’ immagine era racchiuso lo sforzo

della pedalata del ciclista, ma anche la figura di una persona discreta, che se ne sta in disparte».

Pieri ricorda infine l’ ultimo incontro con il campione, un paio di anni fa. «Mi disse "Lo sai che ho la tua canzone nel comodino? Ogni tanto la risento, mi piace molto"». E Marco pensava a Renato Zero come possibile interprete.

«Ci sarà una biciclettina, nel cortile di una casa, che farà partire i sogni di un bambino... Mi mangiavo le candele,

quando mi mancava il fiato - recita la canzone - Mi vedevo il lungomare nei traguardi che ho tagliato, c’era lei nell’infinito... La vita mia non è una corsa in bicicletta, la vita mia forse è vincere la fretta, la vita mia è un traguardo sempre più lontano, è una salita e poi un altipiano, c’è un po’ di poesia, è volontà che si è fatta strada e cosa importa che io vinca o cada... Hai presente i desideri, non è impossibile se tu ci credi, io me ne andrò come sono arrivato ... In punta di piedi».

(15/02/2004)

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